Vecchia Trento – Indian Food
Nel 2014 il quotidiano locale “il Trentino” ci aveva dato notizia che l’apertura del Ristorante Indiano avrebbe scalzato le odiose slot machine che avevano momentaneamente congelato il locale storico “la Vecchia Trento” di cui molti di noi si ricorderanno bene, io per prima visto che concludevo molte serate con amici seduta in tavernetta a sorseggiare un buon bicchiere dissetante.
Desidero iniziare la mia piccola recensione sul ristorante guidato dal gentilissimo Jose Shine con un pensiero tratto dal libro “un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani
“In India si dice che l’ora più bella è quella dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa. Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma non sono due. Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell’amore diventano Uno.”
Eccoci quindi. Un piccolo angolo di India con i suoi colori caldi, i profumi delle spezie e degli incensi. Un piccolo paradiso attivo da qualche anno lungo via Santa Croce a Trento, precisamente al numero 88.
L’India, Paese delle spezie e del curry, dove il momento del pasto viene trattato come un’arte per la sua infinita creatività di accostamenti in cui i sapori forti e decisi colpiscono le nostre papille gustative e stimolano con un’azione benefica alcuni organi solitamente più pigri di altri.
Gli antipasti accompagnano il visitatore nell’esperienza iniziale del viaggio, il “Paneer Pakora” ovvero un fritto di formaggio cotto con una pastella di farina di ceci si unisce alla frittura con la stessa pastella di cipolle, melanzane, patate e altre verdure, fagottini detti “Samosa” ripieni di verdure e spezie.
C’e da dire che il pane e il riso sostituiscono egregiamente la pasta e che la cucina vegetariana si riempie di piatti gustosi che si affiancano in egual misura a quelli di carne o di pesce.
Il pane indiano è particolarissimo e al ristorante si potrà gustare in varie forme: assomiglia per forma e consistenza ad una piadina romagnola o ad una schiacciata e viene servito come piatto principale unitamente a formaggio, patate, aglio, burro e menta fresca per accontentare tutti i palati.
Il Roti, fatto con farina integrale e acqua, non lievitato, cotto al forno o il Chapati sempre non lievitato, fatto con farina di frumento e acqua, cotto sulla tawa, si trovano nel menù alla voce NAAN & ROLYAN.
A seguire uno dei piatti principi che è composto dal riso Basmati, elencato sotto la voce “BIRYANI & BASMATI” è cucinato sapientemente con spezie, carne e verdure e un velocissimo richiamo ad una nota – fresca – agrumata.
I secondi piatti di carne vengono cucinati rendendo morbidissima la consistenza degli ingredienti, vegetali e non, serviti con salse piccanti o verdure speziate.
Alcune delle pietanze vengono preparate nel TANDOORI, un tipico forno in terracotta e vengono servite al tavolo su una piastra caldissima.
Non potete rinunciare ad assaggiare il “MASALA DOSA”, un rotolo croccante di riso ripieno di verdure miste accompagnato con una salsa al cocco.
“MUGHLAI GOSHT” ovvero specialità di carni miste, “MUGHLAI MURGH” a base di pollo, “PRAWNS or FISH CURRY” gamberi o pesce spada o, ancora piatti di “VERDURE e LEGUMI” sono i vagoni che ci permettono di transitare, ancora, lungo tutta l’India tra tradizioni e credi.
Come dolce accompagnamento, per congedarci da questo fantastico viaggio, ci tuffiamo nel KULFI, un gelato al gusto di pistacchio anche se molti altri dessert attirano i nostri sensi!
Concludo come ho iniziato, ovvero con un altro scritto di Terzani. Il libro da cui è tratto – “un altro giro di giostra” è il mio preferito: ogni volta che lo leggo traggo sempre degli insegnamenti diversi e rifletto profondamente sulla vita in generale. Terzani amava moltissimo l’India e con le sue parole ci permette di delinearne alcuni tratti.
“chi ama l’India lo sa: non si sa esattamente perché la si ama. E’ sporca, è povera, è infetta; a volte è ladra e bugiarda, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente. Eppure, una volta incontrata non se ne può fare a meno. Si soffre a starne lontani. Ma così è l’amore : istintivo, inspiegabile, disinteressato. {…} Senza difficoltà si entra in sintonia con nuovi suoni, nuove dimensioni. In India si è diversi che altrove. Si provano altre emozioni. In India si pensano altri pensieri.
Forse perché in India il tempo non è sentito come una linea retta, ma circolare, passato, presente e futuro non hanno qui il valore che hanno da noi; qui il progresso non è il fine delle azioni umane, visto che tutto si ripete e che l’avanzare è considerato una pura illusione”
Dimenticavo di segnalare che il menù del locale gestito da Jose non vuole deludere nemmeno gli irriducibili trentini o gli amanti della pizza. Alla carta ci sono elencati piatti della cucina italiana oltre ad una quarantina di pizze sfornate in un forno a legna.
Tutto condito dall’incredibile ospitalità oltre frontiera di un popolo noto al mondo per i suoi sorrisi e la disponibilità!
VADE – © riproduzione riservata di testi e foto
Ristorante Pizzeria Vecchia Trento
Via Santa Croce, 88 – 38122 Trento (TN)
P.iva 02311740225
Tel. 0461235352
email: vecchiatrento@gmail.com
web: http://www.vecchiatrento.com/
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